A fuoco le auto di un altro imprenditore conciario. Sale la tensione nel merinese e nella Valle dell’Irno, dove negli ultimi mesi si sono moltiplicati i raid incendiari. Questa volta il rogo ha incenerito le due automobili di un 60enne di Serino, residente in via Ferrovia. L’incendio è divampato attorno alle due di notte, il proprietario accortosi delle fiamme ha immediatamente avvisato i vigili del fuoco che hanno tempestivamente provveduto a domare l’incendio; sul posto anche i carabinieri della compagnia di Solofra che hanno avviato le indagini. Le due vetture, una Fiat 500 e una Tiguan, erano parcheggiate all’interno del cortile della villetta dell’imprenditore, sotto una tettoia. Non sono state trovate tracce di innesco, ma ci sono pochi dubbi sull’origine dolosa delle fiamme; il cortile della villa è ben recintato, ma evidentemente non è stato d’ostacolo per il presunto piromane. Si indaga per capire quali possano essere i motivi dietro al raid, l’ennesimo che si consuma tra Serino e Solofra negli ultimi mesi: a partire dall’auto del vicecomandante dei carabinieri di Montoro, poi l’ attentato incendiari all’auto di un altro imprenditore conciario, le fiamme che hanno carbonizzato due tir di una ditta edile, e la scorsa settimana ad andare a fuoco è stata una bisarca, sempre a Serino
A fuoco le auto di un altro imprenditore conciario. Sale la tensione nel merinese e nella Valle dell’Irno, dove negli ultimi mesi si sono moltiplicati i raid incendiari. Questa volta il rogo ha incenerito le due automobili di un 60enne di Serino, residente in via Ferrovia. L’incendio è divampato attorno alle due di notte, il proprietario accortosi delle fiamme ha immediatamente avvisato i vigili del fuoco che hanno tempestivamente provveduto a domare l’incendio; sul posto anche i carabinieri della compagnia di Solofra che hanno avviato le indagini. Le due vetture, una Fiat 500 e una Tiguan, erano parcheggiate all’interno del cortile della villetta dell’imprenditore, sotto una tettoia. Non sono state trovate tracce di innesco, ma ci sono pochi dubbi sull’origine dolosa delle fiamme; il cortile della villa è ben recintato, ma evidentemente non è stato d’ostacolo per il presunto piromane. Si indaga per capire quali possano essere i motivi dietro al raid, l’ennesimo che si consuma tra Serino e Solofra negli ultimi mesi: a partire dall’auto del vicecomandante dei carabinieri di Montoro, poi l’ attentato incendiari all’auto di un altro imprenditore conciario, le fiamme che hanno carbonizzato due tir di una ditta edile, e la scorsa settimana ad andare a fuoco è stata una bisarca, sempre a Serino
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